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Il largo uso del travertino per i monumenti a Roma

Chi abbia anche solo una volta fatto il turista per le vie della Capitale avrà sicuramente notato la massiccia presenza di travertino nelle strade, nelle piazze e nei monumenti a Roma.

Vediamo le origini e le caratteristiche di questo materiale, perché è così diffuso nella città di Roma e quali sono i principali monumenti in cui possiamo ammirarlo.

Cos’è il travertino?


Il travertino è un materiale formato da una roccia generata da un deposito di natura calcarea (al contrario ad esempio del marmo originato da depositi di carbonato di calcio o dal più recente cemento). Questo materiale, per tantissimi anni, è stato la prima scelta in campo edilizio per la sua durabilità nel tempo e la facilità di lavorazione.

In epoca romana il travertino è stato senza dubbio uno dei materiali più utilizzati sia per le caratteristiche che abbiamo prima descritto ma anche per la facilità di reperimento nei depositi alle porte di Roma e diffusi in varie zone di tutta l’Italia centrale.

L’uso del travertino nei monumenti a Roma


Il monumento di Roma realizzato in travertino più importante e conosciuto in tutto il mondo è sicuramente l’Anfiteatro Flavio comunemente noto come Colosseo. Questo stupendo anfiteatro fu costruito durante il regno dell’imperatore Vespasiano tra il 75 e l’80 dopo Cristo e ha necessitato l’utilizzo di una quantità di travertino difficilmente quantificabile ma che ancora oggi è ammirabile nel suo originario splendore. Lo stesso Colosseo divenne un’involontaria cava di travertino per la realizzazione di altre opere sparse nel resto della città eterna.

Altro famosissimo esempio di utilizzo del travertino romano nei monumenti di Roma si trova in un piccolissimo stato all’interno della capitale. Quale? Stiamo parlando ovviamente dello Stato Vaticano dove si trova lo splendido colonnato di Piazza San Pietro le cui 284 colonne sono realizzate integralmente in travertino per realizzare una delle architetture più iconiche e riconosciute in tutto il mondo. Bernini, realizzatore del colonnato, era un grande estimatore del materiale che aveva avuto modo di apprezzare in molti altri monumenti disseminati per le vie della Capitale.

Bellissima anche la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona realizzata a metà del XVII secolo in diversi materiali con prevalente presenza di travertino.

Tra i tantissimi altri monumenti in travertino che è possibile ammirare a Roma ci sono sicuramente i resti dell’aquedotto romano. Questi resti sono sicuramente l’esempio più autentico di quello che rimane delle opere originarie e restano ancora oggi, dopo secoli e secoli, emblema indelebile della ricchezza culturale, costruttiva e tecnologica dell’Antica Roma, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

Il corretto mantenimento del travertino


Il travertino deve essere mantenuto correttamente per mantenere intatte le sue caratteristiche intrinseche. A differenza di altri materiali di costruzione che non si deteriorano cosi facilmente, il travertino subisce facilmente i segni del tempo.

L’eternit, per esempio, molto utilizzato a Roma nelle costruzioni, tende a rimanere intatto nel corso dei secoli. (per la rimozione di manufatti in Eternit contatta la ditta più nota per lo smaltimento amianto Roma).

Per pulire il travertino è fondamentale rivolgersi a ditte specializzati perché, essendo una pietra pregiata, potremmo rischiare di rovinarla con interventi fai da te.


Redazione

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